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 LA PARROCCHIA

 MESSE E LITURGIA


Orario S. Messe


FESTIVE

7.30 - All'Ospedale
8.00 - Nella Parrocchiale
9.30 - In Basilica
10.30 - Nella Parrocchiale
18.30 - Nella Parrocchiale



FERIALE ( da lunedì a venerdì )

In Parrocchia: 7.00 - 8:30
In Basilica: 18:30


SABATO E VIGILIE

In Parrocchia: 8:30
In Basilica: 16:30 prefestiva
In Parrocchia: 18:30 prefestiva



 CALENDARIO LITURGICO



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 LITURGIA DEL GIORNO




 RESTAURO SOASA LIGNEA

Il lungo lavoro di restauro della splendida soasa lignea è finalmente terminato, purtroppo in ritardo sui tempi previsti, e con dei costi assai più elevati. La situazione che abbiamo trovato dopo il montaggio del ponteggio e un’analisi approfondita della struttura portante, nonché delle condizioni superficiali, era veramente disastrosa. I tempi di lavorazione si sono ovviamente allungati, anche perché si è reso necessario cambiare radicalmente la metodologia d’intervento in un primo momento pianificata e preventivata. Per questo motivo non siamo riusciti a consegnare il lavoro per la solenne giornata di Pasqua. Tutto il restauro è stato concordato e autorizzato dalla Soprintendenza Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Brescia, Cremona e Mantova, e supervisionato dall’ispettrice dottoressa Rita Dugoni, con la quale sono state pianificate anche tutte le varianti al piano di lavoro originale.
La soasa, meravigliosamente intagliata e dorata ad oro vero a 24 carati, era già stata sottoposta nei secoli a vari interventi di restauro, l’ultimo dei quali nel 1920. Le sue condizioni di conservazione erano notevolmente peggiorate negli ultimi anni, perché nessuno degli interventi precedenti non aveva mai interessato la struttura principale. Sul lato sinistro era evidente in tutta la parte bassa, un cedimento strutturale, con un’inclinazione verso il basso d’alcuni centimetri. Sotto le due colonne sullo stesso lato, un grosso pezzo del basamento si presentava letteralmente staccato e in pericolo di caduta. In alto a destra, abbiamo trovato la prima imprevista sorpresa: la trave portante si presentava quasi completamente smurata, e tutto il blocco destro si reggeva in equilibrio assai precario con grave pericolo di crollo. Ciò avrebbe potuto avere conseguenze gravissime per eventuali persone presenti in prossimità dell’altare. Nella zona centrale, la grossa cornice era inclinata verso il basso sul lato sinistro e retta da una rosellina di legno incastrata tra la stessa e il basamento orizzontale. Numerosi erano i pezzi mancanti, alcuni anche di grosse dimensioni. Tutto il manufatto era inoltre ricoperto da un notevole strato di sporco, che ha dovuto essere rimosso con adeguati solventi. Numerose parti dorate si presentavano abrase o mancanti, e in buona parte ridipinte con uno spesso spessore di porporina (una miscela di rame e colore legato da resine ad imitazione dell’oro). Questa porporina, che ricopriva in buona parte l’oro originale, veniva applicata per dare nuova lucentezza alle dorature, ma aveva il difetto di alterarsi alla luce e di assumere col tempo un colore verdastro (verderame). Alcune dorature sulle ali degli angeli e in varie zone delle statue, erano state completamente rifatte in argento meccato (colorato ad imitazione dell’oro) durante un restauro più vecchio. Questa tecnica, veniva utilizzata da alcuni restauratori, per risparmiare soldi, visto il costo assai elevato dell’oro vero. Le splendide statue erano state completamente restaurate e ridipinte negli incarnati. Alcuni pezzi delle stesse, tra cui tre mani, erano stati ricostruiti in maniera grossolana.
Lo scopo principale dell’intervento, è stato finalizzato alla messa in sicurezza e alla conservazione dell’imponente struttura, intervenendo in maniera radicale nelle zone in atto di cedimento, con un restauro completo dei supporti lignei e il relativo raddrizzamento delle parti in fase di caduta. L’intervento di restauro, è stato eseguito in due fasi distinte. La prima fase, prettamente conservativa, ha avuto lo scopo di mettere la soasa in condizioni di sicurezza, evitando un ulteriore deterioramento ed altri cedimenti strutturali, ed ha interessato in particolar modo le parti che presentano evidenti segni di cedimento, precedentemente citate. Tutti i pezzi mobili (statue, cartigli, angeli, ecc.) sono stati rimossi prima dell’inizio dei lavori di risanamento strutturale, e restaurati in laboratorio a Brescia. Altri, come l’intera parte centrale, sono stati anch’essi rimossi, e restaurati in chiesa, escluso la grossa cornice centrale, che si è reso necessario restaurare in laboratorio, a causa del pessimo stato di conservazione riscontrato dopo la rimozione. Successivamente si è proceduto, previo fissaggio superficiale, allo smontaggio delle parti pericolanti, alla loro numerazione e catalogazione e al risanamento dal retro dalla presenza d’insetti e microrganismi vari. Terminata quest’operazione, si è proseguito con la messa in sicurezza della struttura e dei supporti murati, mediante il restauro degli stessi, ove è stato possibile, e al loro rinforzo mediante apposite putrelle metalliche e staffe varie, tutte da noi progettate, e costruite artigianalmente su misura.
La seconda fase, ha interessato l’aspetto estetico, ossia la pulitura delle zone dorate. Tutte le ridipinture in similoro sono state rimosse con appositi solventi dispersi in emulsione a PH neutro, permettendo il recupero delle dorature originali sottostanti, eseguite in oro vero a 24 carati. Si è poi proseguito con l’incollaggio dei numerosissimi pezzi mancanti (oltre un centinaio) e recuperati in vari scatoloni, fortunatamente conservati con cautela in sacrestia. Terminata quest’operazione, preso atto che comunque mancavano ancora numerosi pezzi, abbiamo provveduto a creare dei calchi di gomma speciale, (quella usata dai dentisti) per ricostruire tutte le parti ancora mancanti in pasta di legno e resina. Ha fatto seguito l’inserimento dei vari pezzi, la gessatura e la levigatura delle migliaia di lacune e la loro colorazione a tinta bolo. Nella parte centrale, dopo aver raddrizzato la cornice, è stato progettato e realizzato un sistema di rapido montaggio – smontaggio della pala, in modo da non recare alcun danno alle parti lignee durante queste operazioni, che si svolgono una o due volte l’anno. Le statue sono state ripulite e delicatamente fissate. Quella del Cristo presentava sollevamenti gravissimi della preparazione a gesso, ed ha richiesto un lunghissimo e delicatissimo lavoro. Gli strati di gesso sono stati fissati in superficie, e in varie zone rimossi e riapplicati previo risanamento delle parti sottostanti. In altre parti si è provveduto alla siringatura dei sollevamenti e delle crepe mediante resina fissativa Primal AC33. Dopo numerose campionature, abbiamo costatato che gli incarnati originali sono andati persi su tutte le statue. Si è pertanto deciso di non rimuovere le ridipinture del 1920, ma di provvedere soltanto alla loro pulitura eseguita mediante pasta cellulosa e carbonato d’ammonio, e solo in parte con AB57. Lo stesso dicasi per le parti ricostruite, tre mani (una del Cristo, una di S. Marco e una di un’angelo) e di due delle ali degli angeli, che, per ovvi motivi, non sono state rimosse.
L’applicazione di dorature in oro vero a 24 carati in alcune zone, è stata concordata con la Soprintendenza.
Tutti i materiali da noi utilizzati, sono garantiti per qualità, stabilità e reversibilità. Per la pulitura sono stati usati solventi di varia natura, tutti a PH neutro. Per il ritocco pittorico abbiamo usato basi a tempera, e per la finitura oro in foglia a 24 carati per le parti principali, e macinato per le piccole lacune, in buona parte rimosso con paglietta fine, per evitare poco estetici eccessivi riflessi. Nessun fissaggio finale è stato applicato sulla superficie, tranne un sottile velo di gommalacca tinta nelle zone eccessivamente luccicanti (oro applicato nel restauro del 1920). Ora ci si augura che il lavoro possa durare a lungo, anche se, a causa dell’impianto di riscaldamento, si raccomanda una pulitura eseguita come manutenzione ordinaria, ogni sei, sette anni, con lo scopo di rimuovere gli strati d’imbratti semplici superficiali e di verificare eventuali movimenti della struttura lignea, assai sensibile agli sbalzi di temperatura e umidità.

Leonardo Gatti


PARROCCHIA DI S. MARCO
VIA COSTA, 2 - 25063
GARDONE VAL TROMPIA - BS
Tel. 030 8912432
Email: info@parrocchiagardonevt.it
Iscrizione al Tribunale n° 400 - del 25-07-1989
Iscrizione alla Prefettura n° 109 - del 23-09-2002

Patrono: S. MARCO


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